Appalti Pubblici: Carenza di interesse e improcedibilità dell’appello.

Con la sentenza in rassegna, il Consiglio di Stato, Sez. V, ha accolto l’eccezione di improcedibilità dell’appello proposto dall’Avv. Antonio Ausiello, per sopravvenuta carenza di interesse, in conseguenza dell’integrale esecuzione dei lavori.

Il supremo Consesso offre interessanti spunti ermeneutici di natura giuridica, laddove afferma che: “L’annullamento giudiziale non costituisce più un bene in sé, ma un tramite per produrre immediatamente un’utilità effettiva e non meramente virtuale, ai fini della valutazione di concretezza e attualità dell’interesse a ricorrere (…) l’annullamento deve risultare prodromico ad utilità ulteriori“.

Ed ancora: “10. Quindi, la connotazione soggettiva «dello speciale processo amministrativo in tema di contratti pubblici» – prosegue la sentenza – dà azione in giustizia solo a chi può addurre in ragione dei detti profili «un interesse effettivo dall’annullamento dell’atto amministrativo» e la preclude invece quando questa azione «prescinda da un interesse soggettivo».

11. Tutti i principi e le considerazioni di diritto espresse nella sentenza di questa Sezione 27 marzo 2017, n. 1373, sono applicabili al caso di specie, dal momento che – come sopra rilevato – la Sicurbau non può più conseguire l’appalto per via di subentro, né tanto meno può pretendere alcun risarcimento per equivalente, in virtù di una domanda proposta in modo del tutto generico“.

Infine, il Supremo Giudice Amministrativo ha esaminato anche l’istanza ex art. 89 c.p.c. formulata dall’Avv. Antonio Ausiello relativamente a frasi ritenute offensive e sconvenienti.

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