Appalto: “Lavori di restauro di apparati decorativi parietali e pavimentali della Villa dei Misteri in Pompei Scavi”.Il Tar Napoli accoglie il ricorso, annulla la gara e la conseguente aggiudicazione definitiva, dichiarando l’inefficacia del contratto di appalto stipulato.

Il Tar Napoli, Sezione VIII, sulla scia dell’ordinanza del Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso cumulativo presentato dall’Avv. Antonio Ausiello per conto di due concorrenti alla gara (inizialmente entrambe escluse e poi riammesse per effetto dell’annullamento giurisdizionale delle due esclusioni), collocatesi in seconda e penultima posizione, ritenendo fondato nel merito il ricorso per violazione del principio di contestualità delle operazioni di gara, per avere la commissione illegittimamente proceduto alla valutazione delle offerte delle ricorrenti riammesse con attribuzione dei relativi punteggi, dopo due mesi dall’aggiudicazione provvisoria, ovvero dopo che la commissione era già a conoscenza delle offerte economiche e tecniche di tutti gli altri concorrenti, vieppiù in ragione dell’ampia discrezionalità di cui disponeva l’organo di gara (essendo il criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ex art. 83 D. Lgs 163/2006).

Degno di nota, inoltre, è il giudizio di ammissibilità del ricorso cumulativo ivi proposto che costituisce sicuramente un precedente in subiecta materia, poichè non si rinvengono- dopo l’entrata in vigore del codice amministrativo- fattispecie analoghe, e di ricorsi cumulativi e/o collettivi in materia di appalti pubblici avverso aggiudicazione, ai fini della riedizione della gara.

Non senza dire, infine, che la sentenza in commento costituisce anche un precedente in tema di tutela dell’interesse strumentale alla riedizione della gara, nonostante la dequotazione di esso ad opera della nota sentenza dell’Adunanza Plenaria n. 4/2011.

Leggi il testo integrale della sentenza del Tar Napoli.